Intolleranza al latte: cosa fare?

Intolleranza al latte: cosa fare?

Intolleranza al latte: dalla Ricerca Scientifica Parmalat, ecco un’analisi su cause e sintomi e qualche consiglio utile per affrontare questa condizione tanto diffusa, senza rinunciare agli importanti principi nutrizionali del latte e suoi derivati.
Vi è crescente attenzione nell’opinione pubblica alla diffusione di intolleranze alimentari, responsabili di varie sintomatologie (emicrania, stipsi, gonfiore addominale) e molte persone sono indotte ad evitare il consumo di latte.
Ciò costituisce un pericolo e un importante fattore di rischio per la salute pubblica, poiché il consumo adeguato di prodotti lattiero-caseari è correlato con importanti benefici per la salute.
I prodotti caseari sono importanti infatti non solo nella prevenzione dell’osteoporosi ma anche di molte delle patologie del nostro tempo, dalla sindrome metabolica all’ipertensione.
Latte e derivati sono la fonte privilegiata di calcio e la gestione dell’intolleranza al lattosio richiede soprattutto una corretta educazione alimentare, oltre allo sviluppo di prodotti sempre migliori.
Il malassorbimento di lattosio è infatti una condizione abbastanza diffusa nella popolazione adulta (si stima che riguardi circa il 70% della popolazione mondiale) ma che quasi mai necessita dell’eliminazione del latte.

Può invece essere gestito facilmente in diversi modi:

  1. consumare regolarmente piccole quantità di lattosio regola la flora batterica del colon che impara così a digerirlo, permettendo il consumo di quantità maggiori. Ogni individuo sopporta una certa quantità di lattosio per volta. È bene cominciare con meno di una tazza di latte e con altri alimenti per poi aumentarli gradualmente;
  2. consumare yogurt e formaggi stagionati apporta quantitativi ridotti di lattosio e, nel caso dello yogurt, lattasi che aiutano nella digestione. Alcuni prodotti sono tollerati meglio: yogurt con fermenti lattici vivi, latte intero rispetto a quello scremato, latte con cioccolato;
  3. consumare latte insieme ad altri alimenti, come è d’abitudine per la prima colazione, rallenta il transito intestinale facilitando la digestione del lattosio;
  4. consumare latte delattosato, il cosiddetto latte HD, rappresenta un valido ausilio nei casi più gravi. Questo tipo di latte contiene la stessa quantità di nutrienti degli altri, calcio compreso. È possibile anche usare lattasi commerciale e aggiungerne qualche goccia in formato liquido al latte per eliminarne il lattosio.

In conclusione, data la grande importanza dei latticini nell’alimentazione, è sempre bene prendere in considerazione le diverse strategie per permetterne il consumo anche alla popolazione intollerante, piuttosto che eliminare completamente questi alimenti dalla nostra dieta.
 

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